Tutta la serie SA (caratterizzata da circuitazione discreta, alimentatori e condensatori sovradimensionati), fu la fortuna di Pioneer.
Questo, partendo dal piccolo SA 402, che a dispetto della potenza dichiarata e delle ridotte dimensioni, é oggettivamente una macchina che sorprende in quanto a Potenza e linearità quasi assoluta.
Per attivare all SA 9900(top di gamma), una progettazione di rilievo ineguagliabile tra i pari classe dell'epoca.
In casa Pioneer tra metá degli anni 70 e per tutti gli anni 80 vi fu un importante sforzo tecnico per imporsi a livello mondiale ed il traguardo di tale sforzo é intitolato SA.
In questo commento non vi annoio con le caratteristiche tecniche di questi apparecchi(si possono facilmente reperire in rete),benché anche se queste ultime sono la vera vetrina di ogni SA, affermo con massima onestà che i dati dichiarati sono molto prudenti, probabilmente misurati in momenti di utilizzo gravosi(immagino a lunghi periodi di alta erogazione di corrente in un ambiente con alte temperature), ed anche arrotondati per difetto... Difatti nell'uso quotidiano, questi amplificatori, senza ombra di dubbio si spingono almeno il 30%in più,( o in meno sul dato distorsione armonica); confrontando in laboratorio, i dati reali a quelli dichiarati la forbice é ampia a favore del reale.
Con tale serie Pioneer arrivó all apice della sua qualità costruttiva che poi man mano divenne più "consumer " negli anni 2000......praticamente grazie all' SA, la casa nipponica campó di rendita un ventennio, ovviamente con una notevole e costante discesa qualitativa, riprendendo le redini solo intorno al 2010 con lo sviluppo di nuovi progetti ad amplificazione fredda (digitale). Progetti che nonostante gli sforzi prodotti dall 'azienda, ad oggi ancora non si sono affermati con il dovuto consenso degli utilizzatori.
Fatta questa doverosa premessa, voglio parlarvi dell' apparecchio che più si affermò in tutta la serie SA.
Tra l' SA 402 e l'SA 9900, esiste l'SA 606. Esattamente come i suoi tanti fratelli maggiori e minori, quindi conservando le stesse qualità tecnico-costrittive, fu l'apparecchio più venduto in quegli anni; il giusto compromesso tra potenza qualità ed estetica. Quest'ultimo aspetto nel 606, grazie ai suoi grandi occhi illuminati(v-meter), su di un prezioso pannello di alluminio spazzolato (oggi solo questo pannello porterebbe i costi di produzione alle stelle), permise l'espandersi di questa elettronica in tutto il mondo.
In virtù di quanto sopra, dobbiamo ritenerci fortunati perché é solo grazie a questo ( fino a ieri, visti i grandi numeri di vendite, esiste ancora una grande offerta sul mercato ), che riusciamo ancora sull'usato a spuntare prezzi da radiolina per un amplificatore assolutamente AUDIOPHILE .( Affrettatevi, dico fino a ieri perché nell'ultimo anno le cose stanno cambiando sull'usato vi sono stati incrementi di prezzo fino al raddoppio).
Chiudo dicendo che questa elettronica é capace di erogare un suono rotondo e deciso sui bassi e degli alti cristallini ariosi e leggeri il tutto con una velocità da primo della classe. Fino ai 10watt ( i suoi 10 watt sono veramente tanti) eroga in Classe A , e vi assicuro che non ha nulla da invidiare ad un amplificatore valvolare; anzi......riesce a pilotare anche i diffusori più ostici con estrema nonchalance.
Ragazzi, ne ho provate tante di elettronica, ma la serie SA ed in particolare il 606, HA LASCIATO IL SEGNO. Se state considerando di passare ad un apparecchio HI-End, siete sulla giusta strada.
Spero che tale commento vi sia utile. Grazie.