In un esperimento, ( citato dall' ing. Renato Giussani in merito alla questione cavi) condotto in una sala cinematografica piena, vennero proiettati tre treni che passavano...Uno bianco uno verde uno rosso. Chiesto agli spettatori quale dei tre treni a loro giudizio aveva generato più rumore, la stragrande maggioranza delle persone presenti, sul questionario appose una x sul treno rosso. Erano solo stati colorati i fotogrammi dello stesso filmato dando differenti colori ai treni, l'audio era rimasto invariato.
Da ulteriori esperimenti con cavi normali camuffati da costosissimi, si é compreso che l'udito capti oggettivamente i suoni così come sono emessi dalla sorgente, ma che questi ultimi si colorino di una parte "soggettiva" quando elaborati nel cervello. É Così, é dimostrato, avviene con i ricordi... nel tempo il cervello ne elabora diverse sfumature aggiungendo dettagli virtuali tra persone presenti alla stessa scena.
Fatta questa doverosa premessa, affermo che:
superata la soglia minima di decenza di un cavo, dettata dalla minima lunghezza, maggiore sezione, quindi dalla bontà del materiale conduttore, dal materiale isolante e da quello schermante, il cavo molto costoso, ha un valore aggiunto nella misura in cui, predispone il cervello ad elaborare in modo migliore quanto ascoltato.
Con molta serietà, anche se potrebbe sembrare una barzelletta senza esserlo ,devo aimé ammettere che chi ha speso migliaia di euro in cavi, per i motivi di cui sopra, non rimarrà mai deluso. Strano da credersi, la sua percezione del suono sarà davvero migliore. E non dice una bugia quando esaltandosi lo afferma.
Ovviamente il discorso é valido solo per i cavi analogici.....che siano essi di potenza oppure di segnale.
Per i segnali digitali , il sistema é binario, il fllusso di uno e di zero passa in egual modo nel cavo USB da 2000 euro che in quello cinese da 50 cent....forse quello costoso ha la presina che può durare di piu. In questo caso evitate di farvi rubare i soldi.